La città di Atella si sviluppò molto durante il periodo angioino, proprio una nuova ripopolazione del borgo si deve a Giovanni d’Angiò, figlio di Re Carlo II.
Simbolo della signoria sul territorio, la Torre Angioina venne dunque edificato un castello composto da quattro torri.
La residenza fu distrutta dal terremoto di fine 1600, lasciando superstite la torre che è oggi ammirabile poco fuori dal centro del comune basilisco, restaurata ad inizio anni Novanta del secolo scorso. Solitaria, la torre rimane un segno della dinastia e dell’importanza del paese e della Basilicata.