Potenza
Potenza deve le sue origini alla presenza, stabilitasi nel territorio, dei Lucani. La popolazione italica, secondo alcuni studi, avrebbe costituito una delle città più rappresentative della zona, tra le undici città-stato, identificata come Potentia. L’ostilità nei confronti dell’espansionismo romanico e le posizioni contrarie e di favore ai principali antagonisti di Roma, inclusi i Sanniti, portarono, al termine delle guerre e con l’assoluta prevalenza dei romani, all’assoggettamento della città potentina. La caduta di Roma e l’avvento delle genti barbariche non portò che ad un ulteriore e forse più deleterio asservimento, che si caratterizzò per il peggioramento della qualità di vita. Durante la dominazione bizantina, governata la regione dai basilici, venne denominata Basilicata, nome che si affermò definitivamente nel successivo momento normanno. Dal tardo periodo del regno dei Normanni, il paese iniziò a riacquistare un certo prestigio, pur se con alterne vicende, portando avanti sino al sopraggiungere dei Borbone una storia non semplice e combattuta. Con l’insediamento di Giuseppe Bonaparte quale re di Napoli, Potenza venne eletta capoluogo di regione e iniziata una campagna di miglioramento delle condizioni sanitarie, amministrative ed in generale di vita, proseguita da Gioacchino Murat e per quanto non risolutiva, sicuramente migliorativa. I terremoti che afflissero il territorio, il brigantaggio ed i conflitti mondiali, sebbene abbiano inciso sulla serenità del paese, Potenza risulta oggi un prezioso esempio di ricostruzione, di resilienza e di apertura alla modernità.