Via Francigena in Tuscia

La Via Francigena è un percorso storico-culturale che nel tempo sta acquisendo sempre maggiore interesse e partecipazione, incrementando il proprio seguito. Nella Tuscia, l’antica strada trova uno dei suoi scorci più fascinosi.
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Via Francigena in Tuscia, un itinerario da scoprire. La Via Francigena è un percorso storico-culturale che nel tempo sta acquisendo sempre maggiore interesse e partecipazione, incrementando il proprio seguito. Nella Tuscia, l’antica strada trova uno dei suoi scorci più fascinosi.
Al contrario di quanto si sia portati a credere, la Via Francigena non indica solo un’unica infrastruttura, ma un insieme viario che congiungeva i territori franchi con Roma, sin dall’Alto Medioevo. La via, che aveva una sua prima origine in Francia, si estendeva in realtà anche oltre l’attuale capitale d’Italia, giungendo a lambire i territori a sud dello stivale, già battuti da parte della Via Sacra Longobardorum, diretta alla Celeste basilica di Monte Sant’Angelo, in Puglia.

Il percorso, nella sua interezza, si snoda per circa tremila chilometri e le sue estremità si identificano in Canterbury (Inghilterra) e Santa Maria di Leuca (in Puglia, passando per Brindisi, dove erano situati i porti per i pellegrinaggi in Terra Santa), pur se molte sono le alternative individuate nel tempo. La porzione europea, quella che attraversa la Francia e termina a Roma è forse quella più nota, anche se la sezione del Sud sta pian piano ottenendo il riconoscimento che merita, itinerario storico dal grande valore paesaggistico e spirituale.

Via Francigena in Tuscia

La Via Francigena in Tuscia si snoda attraverso più tracciati, ognuno di spiccato effetto benefico per lo spirito e per lo sguardo. L’importanza della storica infrastruttura, infatti, era elevata sia per la possibilità di unire i territori d’oltralpe alla penisola italica, sia perché permetteva ai pellegrini cristiani di giungere nei luoghi sacri, nell’odierno stato di Israele ed in Palestina. Il cammino religioso per l’espiazione dei peccati, per la visita ai luoghi cari al Cristianesimo, era di importanza primaria e garantire il transito dei pellegrini era altrettanto rilevante.
La Tuscia laziale rappresenta uno dei tratti più scenici, approdando nel viterbese a partire dal paese di Proceno, a confine tra Lazio e Toscana, e terminando nel capoluogo di provincia.
La via Francigena in Tuscia compie un percorso tra i colli, accarezza i monti Cimini, si bagna nelle fresche acque del lago di Vico, a seconda della rotta scelta, ed incontrando sulla strada i borghi medievali di San Martino al Cimino, Sutri, Ronciglione e Viterbo.

La via Francigena di Sigerico

Sul finire del X secolo, l’arcivescovo di Canterbury Sigerico si recò a Roma per la nomina clericale. In occasione del ritorno, Sigerico segnò ognuna delle tappe del suo viaggio da Roma a Canterbury, come richiesto da Giovanni XV. L’itinerario annotato nel diario dell’arcivescovo, per l’importanza della testimonianza, è stato inserito nell’elenco degli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa. La prestigiosa certificazione rilasciata dall’Unione Europea, si riferisce ai percorsi d’interesse culturale, storico, che compongono il patrimonio immateriale ed i valori degli stati membri. Ne fanno parte, tra gli altri, l’Itinerario di San Martino di Tours, la Transromanica, il Cammino di Santiago di Compostela.

Un itinerario da scoprire

Gli scenari da meraviglia, terre il cui orizzonte si perde nell’infinito, la Via Francigena è una strada da percorrere a piedi, in bicicletta, con ritmi lenti e godendo delle accoglienti e sinuose colline, superando le vette e donando spazio alla propria interiorità. In solitaria o nella condivisione dei passi, il viaggio francigeno è un’esperienza indimenticabile.

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