Carlo Levi ad Aliano, Cristo si è fermato a Eboli, uno spaccato di Basilicata. Aliano, bellezza del materano che si erge sul paesaggio argilloso dei calanchi, è un borgo dai brevi confini, raccolto su di uno sperone ad oltre cinquecento metri di altitudine. Percorrendo il tragitto che conduce alle porte del paese si viene accolti da una panoramica salita e da, via via, costruzioni che sembrano aver trovato il modo di bloccare le lancette. L’impressione è quella di immergersi in una realtà dai ritmi placidi e dal tempo cristallizzato.Con queste premesse non c’è da stupirsi che Carlo Levi ambientò ad Aliano il suo romanzo più celebre, Cristo si è fermato a Eboli. Il confino di Carlo Levi ad Aliano Levi fu artista poliedrico, pittore ancor prima che scrittore, protagonista del Novecento. La penna torinese visse il ventennio fascista con spirito oppositivo, tanto da essere arrestato in più occasioni e da vedersi confinare a Grassano. Successivamente, il Prefetto di Matera decise per lo spostamento ad Aliano, giacché Grassano non distava molto dallo scalo ferroviario ed una eventuale fuga sarebbe stata più semplice. Trascorsero, così, lunghi mesi di confino, tra il 1935 e il 1936, quando il Governo gli concesse la grazia,