Herdonia: La Pompei della Puglia – Viaggio nella Storia Romana

Immergiti nella storia romana a Herdonia, sito archeologico pugliese. Esplora templi, terme, affreschi e viaggia nell’Antica Roma.
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Herdonia - Scavi Archeologici
Herdonia - Scavi Archeologici

Herdonia, soprannominata la “Pompei della Puglia”, è un sito archeologico di grande fascino situato su un poggio a sud-ovest di Ordona, in provincia di Foggia. Riscoperta nel 1962 grazie all’archeologo belga Joseph Mertens, Herdonia conserva i resti di un’antica città daunia e romana che prosperò tra il IV secolo a.C. e il III secolo d.C.

Un tuffo nel passato: la storia di Herdonia

Le origini di questa città risalgono all’età del Bronzo, quando la zona era abitata da popolazioni daunie. Con la conquista romana nel III secolo a.C., la città assunse il nome di Herdonia e divenne un importante centro commerciale e strategico. La sua posizione privilegiata, all’incrocio di diverse vie di comunicazione, favorì il suo sviluppo e la sua prosperità.

Teatro di due importanti battaglie durante la seconda guerra punica, Herdonia raggiunse il suo apice in età imperiale, grazie alla prossimità con l’importante Via Traiana. Sopravvissuta al periodo delle invasioni barbariche, ospitò anche uno dei castelli di Federico di Svevia nel duecento. Tuttavia, durante il tardo periodo medievale, Herdonia cominciò a sperimentare un forte declino dovuto in parte alle invasioni barbariche ed in parte a dei potenti terremoti. Tra il XIV e il XV secolo d.C., la città fu abbandonata definitivamente, con i suoi resti rimasti sepolti sotto la sabbia per secoli.

Un tentativo di reinsediamento cominciò tra il XVII e XVIII secolo, in una zona vicina al sito dell’antica città. Nacque prima un’azienda agricola di gesuiti e, successivamente, sorse uno dei nuovi Cinque Reali Siti colonici, voluti nel XVIII secolo da re Ferdinando IV di Borbone per ripopolare e riqualificare l’area agricola del tavoliere meridionale.

Alla scoperta di un tesoro archeologico: gli scavi e le meraviglie di Herdonia

I primi scavi a Herdonia ebbero inizio negli anni Cinquanta del XX secolo, ma fu solo con l’arrivo di Joseph Martens e del suo team nel 1962 che la città romana iniziò a svelare i suoi segreti. Negli anni successivi, grazie al lavoro congiunto di archeologi italiani e stranieri, sono emersi resti di grande valore, tra cui:

  • Il Foro: Il cuore pulsante della città romana, circondato da edifici pubblici come la basilica, la curia e i templi.
  • L’Anfiteatro: Un luogo di spettacoli gladiatori e giochi pubblici, in grado di ospitare fino a 8.000 spettatori.
  • Le Terme: Edifici monumentali dedicati al benessere e al relax, con vasche, mosaici e statue.
  • Le Ville: Dimore signorili con affreschi, mosaici e pavimenti in marmo, che offrono uno spaccato sulla vita quotidiana dell’élite romana.
  • Le Botteghe: Piccoli negozi dove si svolgevano le attività commerciali della città.
  • Le Mura: Cinta muraria che circondava la città e ne proteggeva gli abitanti.
  • L’Acquedotto: Un’opera ingegneristica che riforniva la città di acqua potabile.

Purtroppo gli scavi sono stati interrotti nel 2000 a causa di un contenzioso tra il MiBACT e i proprietari dei terreni. Nonostante l’interruzione degli scavi, però, un’associazione locale si occupa di manutenere, e far conoscere il sito, anche organizzando rievocazioni in costume ed eventi teatrali, con artisti del calibro di Michele Placido.

Ad oggi, l’incuria e l’abbandono stanno gravemente danneggiando quanto era stato portato alla luce: la vegetazione si è riappropriata del luogo e gli affreschi che erano stati restaurati hanno bisogno di nuovi interventi. Per questo motivo la cittadinanza si sta mobilitando, nella speranza di sbloccare la situazione e di poter creare in futuro un Parco Archeologico dell’antica città di Herdonia. L’argomento è stato anche trattato nella nota trasmissione Freedom di Roberto Giacobbo *.

Il potenziale di questo sito è immenso e la sua valorizzazione potrebbe rappresentare un importante volano per lo sviluppo turistico e culturale dell’intera area.

Un museo a cielo aperto: visitare Herdonia

Herdonia è oggi un museo a cielo aperto, un luogo suggestivo dove immergersi nella storia e ammirare i resti di un’antica città romana. Il sito archeologico è aperto al pubblico e offre diverse visite guidate, permettendo ai visitatori di scoprire i segreti di Herdonia e di rivivere il suo glorioso passato.

Nella zona centrale è possibile trovare un complesso di costruzioni in laterizio e reticolato, i resti di due templi, di una basilica, del foro, di un mercato circolare e delle terme. Mentre a nord est troviamo i resti di un piccolo anfiteatro. All’esterno delle mura si estende una vasta necropoli in cui sono stati rinvenuti diversi esempi di ceramica dauna conservati nei musei di Foggia, Bari e Taranto.

L’ingresso al sito è gratuito, mentre per le visite guidate è previsto un costo variabile a seconda del tipo di visita scelta. È possibile prenotare le visite online o direttamente presso il sito archeologico (trovate i riferimenti alla fine di questo articolo).

Consigli per visitare Herdonia

Da Bari: prendere l’autobus diretto a Manfredonia e scendere alla fermata di Ordona. Da qui, è possibile prendere un taxi o raggiungere a piedi il sito archeologico (circa 2 km).

In treno:

La stazione ferroviaria più vicina è quella di Foggia. Da qui, è possibile prendere un autobus o un taxi per raggiungere Herdonia.

Informazioni e contatti


* Nel suo programma Freedom, Giacobbo ha recentemente dedicato uno spazio alla storia e al degrado di Herdonia. Attraverso un coinvolgente video, ha portato gli spettatori in un viaggio nel tempo, mostrando le rovine di questa città dimenticata, una volta fiorente. Attraverso immagini suggestive e narrazioni coinvolgenti, Giacobbo ha evidenziato l’importanza di preservare la memoria di Herdonia e ha sollevato importanti questioni riguardanti la conservazione del patrimonio storico e culturale. Il video ha suscitato interesse e riflessione, spingendo il pubblico a riflettere sulle ricchezze del passato e sull’importanza di proteggere e valorizzare il nostro retaggio storico per le generazioni future. Questo è il link al video:
https://fb.watch/rnxtK5RlmU/

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