Latina
Il territorio dell’Agro Pontino ove oggi sorge Latina è stato caratterizzato dalla presenza di zone paludose estese, che resero l’insediamento umano possibile solo in alcune porzioni, considerate le complesse condizioni di vita e gli ostacoli alla pastorizia ed alla agricoltura rappresentati dalla stagnazione dell’acqua. Le terre laziali della pianura pontina furono oggetto di stanziamenti dei Latini ed iniziative di bonifica si successero nel tempo, a partire del popolo italico e continuate con Roma. La dissoluzione dell’Impero d’Occidente, rese infruttuosa l’opera romana, mentre nuovi tentativi di drenaggio si susseguirono nel Medioevo, ma per un intervento risolutivo si dovette attendere il XX secolo. Durante il Ventennio fascista, le azioni di bonifica ad ampio raggio interessarono l’Agro Pontino a partire dal 1928 e, affidati i lavori dal 1931 all’Opera nazionale combattenti, si conclusero durante l’anno successivo. I lavori di costruzione di Littoria, questo il nome di Latina fino al 1945, iniziarono nel 1932 e portarono alla edificazione di una città moderna, con edifici dalle linee nette e pulite, all’insegna del Razionalismo italiano. Oggi molti dei palazzi della città di fondazione laziale sono stati riconvertiti, Latina è una delle realtà dal maggior numero di abitanti nella regione e luogo di visita per gli amanti dell’architettura novecentesca.