Il complesso della Santissima Trinità di Venosa è un’opera grandiosa, purtroppo in parte rimasta incompiuta, la cui storia non cessa di affascinare e di arricchirsi di ulteriori fatti ed elementi.
Si compone di due edifici principali, la chiesa antica e l’incompiuta, il cui primo insediamento ebbe inizio dall’Ordine di San Benedetto, prima dell’avvento del popolo normanno, su un impianto originario pagano, su cui venne eretta la basilica paleocristiana.
La chiesa antica è in stile romanico e struttura paleocristiana, con la navata unica divisa da colonne, a crearne altre quattro ove ora riposano alcuni membri delle famiglie che si sono succedute nella signoria della città di Venosa, gli Altavilla, gli Hauteville, normanni.
La chiesa incompiuta venne invece per sua parte eretta con materiali provenienti da altri monumenti, in una particolare mescolanza di stili longobardo, romanico, ebraico. La costruzione doveva permettere di ospitare un maggiore numero di fedeli, rispetto alla chiesa antica, ma questa subì una prima battuta di arresto per la soppressione dell’Ordine Benedettino che sovvenzionava l’opera.
Affidata ai primi Cavalieri di Malta (Ospedalieri di San Giovanni in Gerusalemme), questi non proseguirono la costruzione, pur se all’interno è possibile scorgerne il simbolo. Oggi il complesso è rimesso ai Padri Trinitari, che tenutari anche del convento del paese di Venosa.
