Palazzo Pontificio

Castel Gandolfo (RM)

L'antica residenza papale nel territorio italiano, il Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, meraviglioso complesso architettonico dalla storia affascinante e dalle architetture che stregano lo sguardo.

Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo

La storia del Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo è legata profondamente a quella della Chiesa e dello Stato del Vaticano. Costruito durante il primo quarto del Seicento, fu completato nel 1626 su volere di Papa Urbano VIII. Il pontefice fiorentino, al secolo Maffeo Vincenzo Barberini, commissionò la progettazione dell’illustre dimora a Carlo Maderno, architetto del Canton Ticino. Il completamento della struttura passò a Papa Alessandro VII, che si avvalse, tra gli altri, di Gian Lorenzo Bernini. La facciata è frutto di questa seconda tornata di lavori. Via via che i sommi pontefici si avvicendavano, il Palazzo Pontificio si arricchiva di elementi architettonici e opere. Un ulteriore ampliamento del complesso avvenne nel Settecento, quando Clemente XVI acquisì Villa Cybo, costituendo il parco delle Ville Pontificie.

L’area su cui sorge il Palazzo Pontificio si ritiene essere quella su cui sorgeva Alba Longa, della quale Castel Gandolfo viene indicata come ideale continuazione. Nonostante il disuso in cui cadde durante i primi anni del Regno d’Italia, quando il dissenso del papato per la dissoluzione dello Stato Pontificio si espresse con l’uso delle sole volumetrie del Vaticano.
Le sale sono affascinanti, dipinti e arazzi contenuti nei locali del corpo principale ammaliano lo sguardo, mentre la residenza papale risulta di gran gusto e composta da più ambienti. L’anticamera e la sala da pranzo sono dominati da tinte gradevoli, lo studio accoglie alcuni dipinti, così come cappella privata. La sala da pranzo, detta del Buffet, e la camera della toilette, sono affrescate. Sul tetto del Palazzo Pontificio prende posto il telescopio della Specola Vaticana, l’osservatorio astronomico della Chiesa cattolica. Quest’ultimo fu collocato presso la palazzina di Castel Gandolfo, che presenta un minore grado di inquinamento visivo, trasferendolo dalla precedente sede in Vaticano. Di recente, alcune stanze nelle quali aveva luogo la quotidianità del Pontefice sono stati resi accessibili ai visitatori, per volere di Papa Francesco. 

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