Melannurca Campana

Valle di Maddaloni (CE)

Antica coltura della Campania, la Mela Annurca Campana delizia tutti i palati da secoli, con la sua buccia di un rosso vivace e la polpa chiara e croccante.

Melannurca Campana, delizia IGP della Campania

Le delizie del territorio della Campania sono rinomate in tutta la Penisola, la Melannurca Campana è una di queste e si lascia gustare lasciando sempre soddisfatti anche i palati più esigenti. La Mela Annurca, così pure è conosciuta, ha un sapore che si ricorda, si sposa bene con insalate e altri frutti. Il gusto è caratteristico, leggermente acidulo, risulta bilanciato e lascia una boccata gradevole. La polpa è chiara nella tinta e compatta nella sua essenza, durante il morso le risulta croccante e godibile ad ogni boccone. Esternamente si mostra con la sua buccia di un rosso brillante benché non particolarmente intenso. Liscia, striata, si colora pian piano dopo esser stata raccolta. L’operazione, infatti, si compie verso la prima quindicina di giorni di settembre, quando, ancora acerbi, i frutti vengono colti e portati al sole. Dopo un periodo di esposizione ai raggi solari, la mela si colora ed alle tonalità del giallo e del verde si aggiungono quelle di un rosso vivace. Ricca di fibre, ha buone proprietà salutari con valori nutrizionali apprezzabili ed una buona funzione di regolazione intestinale.
Attualmente la Melannurca Campana vanta il marchio d’origine che l’Unione Europea attribuisce ai prodotti di natura alimentare legati ad un preciso territorio, quello di Indicazione Geografica Protetta. La Mela Annurca, così, è IGP dal 2006, prodotta nelle terre della Città metropolitana di Napoli, e nelle province di Caserta, Benevento e Salerno, ed in minor parte nell’avellinese, per un totale di oltre centotrenta comuni. Le zone che per qualità del terreno e condizioni climatiche ne consentono la coltura, sono quelle che abbracciano la Valle Caudina, l’Alto casertano, Taburno e monti Picentini.
Storicamente, la mela campana si conosce dall’epoca precedente all’affermazione di Roma, quando l’area era divisa tra le popolazioni italiche di Sanniti ed Osci. La tradizione della Campania la rende regina delle tavole assaporandola da sola, cotta, oppure nelle preparazioni più classiche, come la crostata di mele

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