Le Isole Tremiti rappresentano uno dei più fascinosi luoghi vicini alle coste pugliesi del mare Adriatico, nonché unico arcipelago italiano che vi si affacci.
In ottica amministrativa costituiscono un comune sparso del foggiano, si compongono di sei elementi tra scogli ed isole, solo due delle quali sono abitate. Raggiungibili da Termoli, che le guarda all’orizzonte, prendono il nome dalle tre isole (in greco trimeros, tre luoghi) che venivano denominate Trimerus in epoca romanica e vissero un periodo di splendore durante l’attività del principale luogo spirituale, il monastero di Santa Maria a Mare, situato sull’Isola di San Nicola.
Oggi abbazia e santuario, si narra fosse l’ubicazione della sepoltura di Diomede, figura della mitologia greca, leggenda che dona l’altro nome con cui sono conosciute le isole (Diomedee). La sua facciata, chiara ed elegante, fa il paio con un ambiente interno pacifico e di preziosa sobrietà.
La stessa isola, fu storicamente luogo di confino politico, dei Testimoni di Geova, per orientamento sessuale al tempo non accettato, e di cura per malati. L’Isola di San Domino, ospitò forzosamente molti degli esponenti antifascisti, tra cui il futuro Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Oggi, assieme a San Domino, la più popolosa, Capraia, non abitata, Pianosa, Il Cretaccio e La Vecchia, gode di una intensa attività turistica, anche naturalistica.
E’ stata istituita, a partire dal 1989, un’area marina protetta che ne salvaguarda gli habitat e la biodiversità, la flora e la fauna. La presenza di barriera corallina mediterranea e di una ittiofauna ricca, rendono la zona di grande interesse ambientale. L’arcipelago pugliese delle Isole Tremiti vanta anche un’ulteriore attrazione di non poco momento, essendo luogo dove alberga la statua di Padre Pio. Sommersa nelle acque dell’Adriatico, la raffigurazione in bronzo del Santo di Pietrelcina è alta all’incirca tre metri. Il suo peso raggiunge i centodieci quintali e lo vede ritratto in un atto di accogliente abbraccio, con gli arti protesi.