Il castello normanno svevo di Termoli si inserisce nel progetto di fortificazione voluto da Federico II di Svevia, che prevedeva la costruzione di edifici difensivi costieri, a partire dal XIII secolo. Pur se precedentemente esistente una fortificazione, il sovrano ne potenziò la difesa, dando impulso ad una migliore protezione delle coste del Sud Italia.
Termoli presentava già dal periodo di dominazione normanna una torre eretta due secoli prima sul lato nord della costa, a base quadrata e che nelle opere sveve venne inglobata fungendo da dongione attorno al quale vennero sviluppate le mura di cinta, che ricopiavano la pianta quadrangolare. Queste ultime presentano una architettura la cui scarpa è ampia e dalla forma a troncopiramidale sino a poco oltre la metà della propria altezza, recuperando l’orizzontalità nella seconda sezione, che presenta, ai quattro angoli, torri a cavaliere che aggettano sulla riva e sul piano stradale.
La struttura nella propria esistenza ha subìto modifiche, per lo più dovute allo scorrere del tempo ed alle battaglie di cui è stata protagonista la costa molisana, mentre oggi rappresenta un monumento del paese e nazionale dalla fine dell’Ottocento. Tra XV e XVI secolo, tanto gli eventi sismici, quanto la devastante avanzata turca per mare, ne avevano fiaccato il corpo, ma non lo spirito. A seguire, nel centennio successivo, la funzione del castello diventò quella di luogo di prigionia. Nello scorso secolo furono operate modifiche e un’azione di consolidamento strutturale, il quale ha permesso di ridare vigore all’antico castello normanno svevo di Termoli, donandolo alle generazioni future. Il forte è uno tra quelli federiciani che si sono conservati meglio, nonostante la necessità di interventi, ed ai tempi odierni assolve alla funzione di sede della stazione meteorologica della Aeronautica Militare.
Splendidamente affacciato sulla costa adriatica del Molise, il maniero si impone sulla veduta del paese, scruta l’orizzonte e si gode i placidi tramonti dell’Italia meridionale.