Civita di Bagnoregio

Bagnoregio (VT)

Un luogo incantato sullo sperone di roccia che si erge nella Tuscia, il borgo originario di Bagnoregio, che in seguito prese il nome di Civita di Bagnoregio.

I Borghi più Belli d'Italia, Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio è una perla che si erge tra i calanchi della Tuscia viterbese, un luogo dove le lancette che segnano il tempo hanno smesso di rincorrersi. Borgo tra i più belli d’Italia, il piccolo centro urbano che rappresenta la porzione più antica di Bagnoregio (al tempo, Bagnoregio stessa); la località Civita è una ambientazione stupenda, custode della storia delle terre laziali che intervallano la Valle del Tevere ed il Lago di Bolsena.
Nato da un insediamento sannita nel territorio, il paese si sviluppa su un’altura rocciosa dal passato difficile quanto affascinante. Afflitto da eventi sismici, il seicentesco dei quali ne ha decretato lo spopolamento, lo sperone lapideo ha perso alcune delle sue parti e con esse ha limitato i confini del centro urbano, ad oggi raggiungibile solo attraversando un ponte predisposto nel Novecento e non più dalle cinque porte originarie. Il villaggio pare emergere dalle moli argillose, essendo incastonato nella Valle dei Calanchi e bagnato dai torrenti Rio Torbido e Rio Chiaro, che già i Sanniti deviarono per preservare Civita. Sulle forme del paesello svetta il campanile del Duomo di San Donato, che sino al XVII secolo fu sede della Diocesi. La chiesa, costruita nel XVI secolo, mostrava una facciata in stile romanico di gradevole sobrietà, non sopravvissuta ai lavori di ripristino che seguirono al terremoto di fine Seicento e sostituita da una altrettanto elegante.

La lenta erosione, la sua natura che si dissolve, sono alla base dell’appellativo di “città che muore”, coniato da Bonaventura Tecchi, che ne descrisse amorevolmente la meraviglia. Civita di Bagnoregio è un’esperienza di grande impatto emotivo in cui alla bellezza architettonica si aggiunge la consapevolezza della limitatezza dell’esistenza di un luogo splendido ed incantato. Così, questo tessuto urbano che pian piano si inabissa, rimarrà in eterno nelle fotografie e nelle pellicole che ne hanno ritratte le vie.

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