Bagnoregio
La fondazione della più antica porzione di Bagnoregio si fa risalire all’insediamento da parte della popolazione italica degli Etruschi sulla cima dello sperone roccioso che ancora oggi ospita la parte risalente della città, denominata Civita. La morfologia e la persistenza di fenomeni tellurici hanno portato modificazioni profonde del centro urbano, da un lato donandogli una vista sul paesaggio dei calanchi, dall’altro erodendone porzioni e rendendo oggi l’accesso possibile solo da un'unica via, dotata di ponte, mentre al tempo erano ben cinque i punti di accesso alla civita. I fenomeni franosi che ne hanno limitato l’espansione ne hanno decretato anche il triste epiteto di città che muore, accrescendo il fascino della testimonianza che va scomparendo, perdendosi nel tempo. Sebbene meno vitale della Bagnoregio nuova, creata a fronte del progressivo spopolamento dovuto al sisma di fine 1600 con il nome di Bagnorea (forma dialettale di Balneum Regis, probabilmente derivante dalla presenza di acque curative), il centro storico è un nugolo di vie di bellezza quasi incredibile, sorta di tuffo in un passato remoto e di luogo dove gli orologi smettono di scandire i ritmi dell’esistenza.