Cervara di Roma, borgo degli artisti. Risalendo le pendici dei Monti Simbruini, nel Lazio dei boschi e delle valli, si scorge un piccolo borgo raccolto su di uno sperone di roccia e sul suo prolungamento che risale il colle. Visto dal basso il paesello è un manto di abitazioni dal sapore antico, ma è al suo interno che si nasconde un colorato segreto.
Passeggiando nei viottoli del borgo, infatti, è possibile immergersi in un’atmosfera resa particolarmente gradevole dalla presenza di pitture murali sulle pareti delle case in pietra. Non solo, il paesello laziale è anche famoso per una caratteristica scalinata, denominata “degli artisti”.
Cervara di Roma
Cervara di Roma si innalza sino a superare i mille metri di altitudine e dal suo trono lapideo domina la Valle dell’Aniene, mentre sul versante appenninico veglia sul Parco naturale regionale dei Monti Simbruini, alle cui vette concede l’accesso. Il prezioso connubio tra natura e storia in Cervara di Roma si realizza allo stato dell’arte, il piccolo centro affonda le proprie radici nel Medioevo, epoca in cui ospitò i monaci dell’Ordine di San Benedetto, stanziati sul borgo arroccato. All’interno del paese, le strade si svelano una dopo l’altra in un saliscendi, camminare tra i vicoli di Cervara di Roma è un viaggio emozionale e la veduta sulla valle del Lazio porta ad interrogarsi sulle vere mete. Il viaggio dovrebbe, a parere di chi scrive, prescindere dalla celebrità del luogo che si visita, a favore di una sfera esperienziale che concretamente arricchisca il viaggiatore.
Così, Cervara di Roma apre le porte ad una diversa concezione di spostamento, quella più profonda e che cambia in positivo chi decide di intraprenderlo.
Dal mio diario di viaggio
“Zaino in spalla, mi faccio largo tra i viottoli del borgo, un insieme di serpeggianti vie dalle colorate pitture murali. Giungo, poi, alla piazza centrale, luogo di ritrovo degli abitanti, neppure cinquecento. Longitudinalmente scandita da un bassorilievo colorato, non manca di una sua vitalità; sarà l’orario dell’aperitivo, ma a differenza di molti luoghi simili pur se in latitudini diverse, qui gli abitanti fanno una bella presenza. Intraprendo la scalinata degli artisti, dove i grandi hanno lasciato meravigliosa traccia del loro passaggio e nel mentre mi godo questo panorama che sa rimanerti nel cuore.”.
La Scalinata degli Artisti
Sulle note di Notturno – passacaglia per Cervara, composizione di Ennio Morricone che omaggia Cervara di Roma, gli scalini della Scalinata degli Artisti si fanno meno ripidi, si superano uno ad uno in scioltezza, senza fastidio.
La Scalinata degli artisti è una parte importante del centro storico, congiunge piazza Giovanni XXIII, in basso, e piazza Umberto I in alto, attraversando i lasciti degli artisti che hanno visitato il paese, da Samuel Morse, ad Ernest Antoine Hébert, passando per Raphael Alberti. Qui, a partire dall’Ottocento e ad iniziare da Joseph Anton Koch, sublimi menti artistiche hanno donato qualcosa a questo borgo laziale del panorama sterminato.“.