Cattedrale di Sant'Amato

Nusco (AV)

Concattedrale che Sant'Amato dedicò a Santo Stefano e che alla morte del vescovo venne a questi intitolata.

La grandiosa facciata in pietra locale, la torre ottocentesca dell’orologio, il portale tardo ottocentesco che ha rimpiazzato quello del 1500 confluito nella chiesa di Sant’Antonio, sono solo alcuni degli elementi che attirano lo sguardo.
L’interno è arioso, la cattedrale è divisa in tre navate con cappelle laterali che ospitano opere stupende, mentre il soffitto è affrescato. La cripta romanica, dalle volte a crociera e dai dipinti settecenteschi, contiene anche alcune sepolture gentilizie. E’ di recente scoperta un presepe situato all’ombra del sepolcro del patrono del paese, Sant’Amato da Nusco; ancora, il restauro avvenuto in tempi moderni ha ridato la luce all’affresco della Natività di Cristo.
La chiesa è divenuta celebre anche per un avvenimento storicamente singolare, lo schiaffo (un po’ diverso da quello di Anagni) ricevuto dal sindaco nel 1729, ad opera del vescovo di Nusco, nell’ambito di un tumulto.

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