Il cuore di Castelpetroso è un grazioso borgo medievale, come siamo abituati ad immaginarlo, con vicoli pregni di storia ed un castello, il cui ingresso più fascinoso è senz’altro la Porta del Parco. Accedendovi, a breve distanza si incontra la Chiesa di San Martino Vescovo. E’ un piccolo edificio, dallo schema semplice, ma sarebbe un peccato far mancare una visita a questa “chicca”.
Al suo interno, infatti, sono custoditi alcuni tesori della sacralità cristiana. Il Santo cui è dedicata la chiesa è venerato in un mosaico dorato, colto nell’atto della donazione ai poveri del suo mantello. Una statua della Maria Santissima Addolorata, a cui è invece intitolata la Basilica santuario, è posta sull’altare, in veste di lutto ed attorniata da sette opere dipinte da Trivisonno.
Una curiosità: il numero dei dipinti e quello delle afflizioni della Madonna, che è apparsa nella seconda metà del 1800 nei pressi di Castelpetroso col cuore da altrettante spade trafitto. Sette sono anche le stazioni del sentiero di Maria, che collega la grotta dell’apparizione al santuario. Le datazioni presenti sull’acquasantiera e sul campanile riportano la Chiesa di San Martino ai restauri dell’inizio del 1600, mentre l’altare maggiore riporta il 1740 per la sua rivisitazione, ma le cronache concordano nel collocare la costruzione alla metà del 1200, in epoca angioina. Questo, anche per la stretta affinità architettonica con la chiesa di San Francesco ad Isernia.
I cenni storici certamente deliziano, ma non completano: la chiesa strega lo sguardo perché dalla parvenza poco appariscente, che ben si sposa con la pace che regna nella città storica di Castelpetroso, oggi poco abitata.
