Il complesso monumentale di Santa Sofia, con il suo profilo ampio, gli elementi conservati e rivitalizzati, rappresenta uno dei simboli del paese campano. Difficile pensare, in effetti, Benevento senza la chiesa, senza il campanile e l’ex monastero, insieme patrimonio locale ed anche mondiale secondo l’UNESCO, che l’ha inserito nella lista del Patrimonio e dei luoghi del potere longobardo. In tal senso, infatti, la chiesa è a sua volta uno dei luoghi iconici della Longobardia minor, i possedimenti al sud del popolo germanico, che stabilì la sede del ducato a Benevento (da cui prese il nome).
Sorto come tempio, il complesso ospita il monastero dallo splendido chiostro, che inizialmente fu retto dalle monache dell’Ordine di San Benedetto ed il campanile dei primi anni del XI secolo e che oggi nei suoi locali alberga il Museo del Sannio. La fontana ottocentesca è posta innanzi all’ingresso della chiesa, che rivolge il suo sguardo dallo stupendo ingresso a portale.
L’edificio di culto è dedicato a Santa Sofia ed all’interno sono sopravvissute porzioni dei grandiosi affreschi che la ritraggono.
