La posizione strategica di ampio affaccio sulla Tuscia laziale hanno reso un luogo di interesse difensivo del territorio circostante, un primo fortilizio venne infatti costruito sul punto più alto dello sperone roccioso ove oggi è presente Torre Alfina. Il borgo si sviluppa al di fuori delle mura di cinta del castello, che potrebbe trarre il suo nome dalla locuzione latina ad fines, ai margini, sul confine, per digradare verso valle in una rete di vicoli dagli orologi fermi al medioevo. Il castello, restaurato durante il Risorgimento, è una struttura dalla facciata ampia, con alte torri che dominano il paesaggio laziale, dall’aspetto fiero ed austero per la presenza in massiccia dose di pietra di Bagnoregio dell’ultimo interevento.
Frazione di Acquapendente, Torre Alfina è inserita tra i Borghi più belli d’Italia, per il suo fascino fiabesco e la meravigliosa aura d’incanto.
