Il fiume Sabato nasce nel massiccio montuoso dei Picentini ed attraversa i territori di Avellino e Benevento per circa cinquanta chilometri; nel passaggio dei quali accarezza alcuni paesi e termina la sua corsa nel Calore Irpino.
Lo scorrere inesauribile ha creato, sul confine di Ceppaloni, una gola che un tempo era connessa da un ponte romanico installato su di una struttura di conduzione dell’acqua. Meta ideale per gite fuoriporta, risulta piacevole l’esplorazione, per la conformazione della zona è molto praticato l’escursionismo.
Lo stretto di Barba è legato ad alcune leggende che affondano le proprie radici (è appena il caso di dire) nel folklore del Sud Italia. Si narra che nel sito ove oggi sorge una chiesetta in abbandono, inizialmente vi fosse un albero di noce che la civiltà longobarda insediata nel beneventano utilizzava per i propri rituali, sradicato da San Barbato e più volte rinato per opera luciferina. Altri racconti hanno come protagoniste le Janare, streghe che compivano i propri riti sulle sponde del fiume Sabato e che fanno parte della cultura popolare dell’agro.
Stretto di Barba
Ceppaloni (BN)Forra creata dal passaggio del fiume Sabato, luogo di escursionismo molto suggestivo, di storia e di leggende.
Stretto di Barba a Ceppaloni, il fiume Sabato dei Monti Picentini
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