Nei locali del palazzo Loffredo il museo archeologico mette in mostra una ricca selezione di rinvenimenti divisi per intervalli temporali. I due piani della struttura sono i contenitori dei ritrovamenti databili in un arco che va dal IX secolo a.C. al IV secolo d.C., abbracciando le presenze e gli insediamenti delle popolazioni che hanno vissuto il territorio potentino, dagli Enotri, ai Greci, sino ai Peuketiantes, ai Lucani ed infine ai Romani.
Il museo è intitolato Dinu Adameșteanu, studioso ed archeologo a cui si deve la promozione dell’uso di tecniche più avanzate per la ricognizione archeologica. Sopraintendente della Basilicata negli anni a cavallo tra i Sessanta ed i Settanta del Novecento, creò l’aerofototeca del Ministero della Pubblica Istruzione, come sezione del Gabinetto Fotografico Nazionale da lui in seguito diretto; nella regione, questi fu figura di primaria importanza negli scavi materani, metapontini e del melfitano.
