Sulla cima del colle, guidati da un tortuoso sentiero in ascesa verso la serenità interiore, un piccolo santuario si erge nella natura incontaminata.
La chiesetta di Santa Maria di Costantinopoli deriva da una prima cappella votiva di origine greca che a sua volta si inseriva in un piano di dislocazione che contava sette luoghi sacri dedicati al dio Giano, punti su che riprendevano il posizionamento stellare della costellazione del toro e riconvertiti con l’affermazione del Cristianesimo.
Il portale in pietra conduce ad un ambiente sobrio e rigenerante, strutturato secondo la pianta a croce greca (ossia con i bracci di eguale misura) e che ospita alcune bellissime opere e tra loro, di magnifica visione, la statua della Vergine ed il bassorilievo della Madonna nera col Bambino.
Gli ultimi interventi di restauro, successivi al sisma del 1980, hanno reso il luogo di culto nuovamente fruibile per il pellegrino ed inserito una reliquia di Giovanni Paolo II, proclamato santo nel 2014.
