Pescocostanzo
Lo stanziamento stabile nel territorio del paese abruzzese si sviluppa a partire dal Medioevo e si ritiene essere conseguenza della presenza benedettina delle non distanti località di Montecassino, ove sorge l’omonimo monastero ed al quale fu legato Pescocostanzo, e San Vincenzo al Volturno. L’impianto urbano venne ampliato a partire dal XII secolo, rappresentando il centro uno snodo favorevole per il commercio e divenne luogo di fondazione di una colonia lombarda nel XV secolo, che portò nelle tradizioni abruzzesi la lavorazione del merletto a tombolo, tramandata sino ai giorni odierni e la cui cultura è in mostra nell’omonimo museo civico. Lo scambio di usi e conoscenze tecniche permise al borgo di unire il sapere d’Abruzzo alle competenze lombarde, raggiungendo un riconosciuto ed elevato livello nelle realizzazioni in materiale lapideo, metallico e ligneo. Pescocostanzo è nei tempi odierni un luogo tranquillo ove la storia ed il suo lascito si presentano nel loro splendore allo sguardo del visitatore.