Il paese campano trova le sue radici negli insediamenti che già dal XII secolo a.C. occupavano parte del territorio odierno, sviluppatisi in città dalla popolazione italica degli Enotri. Nonostante la posizione favorevole a cavallo della via Popilia che comportava una notevole ampiezza di scambi commerciali, facendo del centro salernitano un punto di fermata per i viandanti, Cosilinum (tale era il nome antico di Padula) veniva da un periodo di difficoltà dovuto alle vessazioni per aver preso posizione contro i Romani ed a favore delle figure a questi opposte, di Pirro e del condottiero cartaginese Annibale. L’espansione della città non si esaurì e questa divenne anche centro religioso di grande spicco, con l’edificazione di luoghi di culto molto frequentati. Il Medioevo e le incursioni Saracene segnarono una battuta d’arresto per la prosperità del paese, che subì la distruzione e che venne ripristinato attorno alla fortificazione dei regnanti Normanni; all’inizio del 1300 avviene la prima costruzione della Certosa oggi patrimonio dell’umanità. L’importanza di Padula riemerse e sino all’Unificazione d’Italia fu capoluogo del circondario del Regno delle Due Sicilie, confermando il carattere di grande resilienza che si lega alla città, riemersa da conflitti mondiali e dalla emigrazione con vigore.