Agnone, riscopri le tue radici con il turismo delle tradizioni

Discendente da emigrati Agnonesi? Il borgo molisano ti invita a riscoprire le tue radici con un progetto innovativo di turismo delle radici
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Agnone, borgo molisano e capofila del turismo delle radici
Un'immagine panoramica del borgo di Agnone, con le sue case in pietra, i tetti rossi e la Chiesa di San Francesco in primo piano.

Agnone, un incantevole borgo molisano noto per la sua millenaria storia e famoso per la prestigiosa Fonderia Marinelli, si candida a capofila del turismo delle radici. Un progetto ambizioso che mira a riconnettere i discendenti di emigrati agnonesi con le loro radici e la propria terra d’origine. Promuovendo la riscoperta delle tradizioni locali e lo sviluppo del territorio.

L’iniziativa, presentata nel corso di un convegno dal titolo “Agnone: laboratorio del turismo delle radici“, ha visto la partecipazione di autorità locali, studiosi ed esperti del settore. L’obiettivo è quello di creare una rete di accoglienza e di servizi dedicati ai discendenti degli emigrati. Offrire loro l’opportunità di esplorare le radici dei loro avi, immergendosi nella storia e nella cultura del borgo. Vivere un’esperienza autentica e coinvolgente.

Il turismo delle radici rappresenta un’importante opportunità di crescita sia per Agnone, che per l’intero Molise. Il progetto, infatti, potrebbe contribuire a:

  • Aumentare il flusso turistico: questa nuova tipologia di turismo, potrebbe contribuire a far conoscere Agnone, incrementandone il numero di visitatori.
  • Promuovere il territorio: il turismo delle radici rappresenta un’occasione per far conoscere le bellezze e le peculiarità di Agnone e del Molise ad un pubblico più ampio.
  • Valorizzare le tradizioni: il progetto potrebbe contribuire a valorizzare e preservare le tradizioni locali, che rischiano di essere dimenticate con il passare del tempo.
  • Sviluppare l’economia locale: Il turismo delle radici potrebbe creare nuove opportunità di lavoro e di sviluppo per le attività economiche del borgo.

Il progetto di turismo delle radici ad Agnone si basa su alcuni pilastri fondamentali:

  • Ricerca genealogica: il Comune di Agnone metterà a disposizione un servizio di ricerca genealogica. Tale servizio aiuterà i discendenti di emigrati Agnonesi a ricostruire il loro albero genealogico. Questo permetterà loro di rintracciare le proprie radici agnonesi.
  • Accoglienza e ospitalità: Saranno create strutture e servizi ricettivi loro dedicati, offrendo accoglienza ed ospitalità, per un soggiorno confortevole.
  • Attività e proposte: Il progetto prevede, inoltre, un ricco calendario di attività e proposte per coinvolgere i diretti interessati ed anche i normali turisti, tra cui visite guidate, eventi culturali, degustazioni di prodotti tipici e laboratori artigianali.
  • Promozione e comunicazione: Il progetto sarà promosso attraverso campagne di marketing mirate sui canali online e offline, con l’obiettivo di raggiungere un bacino di utenza ampio e diversificato.

Il progetto di turismo delle radici di Agnone rappresenta un modello innovativo e replicabile anche in altri borghi d’Italia. Si pone come precursore di una nuova tipologia di turismo, più attenta ed interessata alla storia ed alla cultura che borghi come Agnone hanno da offrire.

Un’iniziativa dal grande potenziale, che può contribuire a rilanciare il turismo rurale, valorizzare le tradizioni locali e creare nuove opportunità di sviluppo per le comunità locali.

Conclusioni

Il turismo delle radici rappresenta un’importante opportunità per Agnone e per l’Italia. Un’occasione per riscoprire i borghi più belli d’Italia, le loro storie e le loro tradizioni, attraverso un’esperienza di viaggio autentica e coinvolgente. Il progetto di Agnone rappresenta un esempio virtuoso di come il turismo possa essere uno strumento di sviluppo sostenibile per le comunità locali.

Immagine Villaggio su Secret Village

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Il progetto mira a dare concretezza al desiderio di far comprendere le tradizioni del proprio paese, dare spazio ad una esperienza cosciente, rendere il Comune la realtà protagonista del proprio territorio, che emerga quale crogiolo di cultura, arte, usi e dalla identità inconfondibile, unica.