Castelvecchio di Puglia

Il paese del foggiano nasce, e ne porterà il nome, come insediamento rurale attorno al XV secolo, condividendo il proprio territorio con l’altro centro che oggi costituisce Castelnuovo della Daunia. Il borgo pugliese è una delle realtà facenti parti della comunità arbëreshë del Sud Italia, nata con lo stanziamento dei soldati inviati da Giorgio Castriota Scanderbeg nel Regno di Napoli. Le truppe, di rientro dalla campagna di aiuto del re Ferdinando I nella battaglia per la successione contro gli angioini, si stabilirono nel Meridione accettando terre e ripopolando borghi abbandonati. Il centro urbano si sviluppa nella seconda metà del XVI secolo, con la ricostruzione dell’abitato dato alle fiamme in precedenza, ed il rientro degli abitanti albanesi. Sebbene oggi non sia più celebrato il rito bizantino, che caratterizza l’aspetto religioso della comunità albanese, la lingua permane nell’uso e molte tradizioni sono tramandate attraverso feste ed iniziative.

Segreti a Castelvecchio di Puglia
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